I problemi legati all’udito sono molto diffusi in Italia: secondo le ricerche condotte dall’AIRS ne soffrono il 12% dei cittadini italiani, ovvero quasi uno ogni 8.
Non dobbiamo quindi spaventarci o vergognarci quando sospettiamo di sentire meno. È un fatto molto comune e spesso fisiologico legato all’avanzare dell’età: in molti individui già dopo i 50 anni arrivano i primi segnali di ipoacusia – cioè di calo dell’udito.
Non solo. Oggi abbiamo tutta la tecnologia necessaria per diagnosticare con accuratezza i disturbi uditivi e per risolverli in modo efficace e soprattutto discreto.
La cosa migliore da fare quando si pensa di non sentire più bene è fare un controllo dell’udito.
Ma cosa vuol dire fare un controllo dell’udito? Che esami ci sono? Quali bisogna fare e quando? Serve la ricetta del medico?
In questo articolo riassumiamo le tipologie più frequenti di esami dell’udito e le loro caratteristiche. Vogliamo aiutarti a muoverti con più sicurezza nel complesso mondo dei test audiometrici.
Esami dell’udito: principali tipologie e caratteristiche
Test di controllo – possono essere fatti anche senza prescrizione medica
Dopo una certa età – in generale dopo i 60 anni – è buona cosa tenere monitorata la salute del proprio udito. Per farlo ci sono diversi test che possono essere fatti senza prescrizione medica. Sono degli esami assolutamente non invasivi, indolori, e parecchio efficaci per misurare la capacità uditiva del paziente.
Rivolgendosi a un centro dell’udito come quelli di Audico è possibile richiedere un esame audiometrico di controllo. Nei centri Audico il controllo dell’udito è sempre gratuito ed è svolto da un tecnico sanitario certificato.
L’audiometrista – il tecnico sanitario specializzato in questo tipo di misurazioni – solitamente svolge una audiometria tonale e, se lo ritiene necessario, anche una audiometria vocale.
Audiometria Tonale
Il test audiometrico tonale è l’esame più diffuso per la misurazione della capacità uditiva.
È un test che dura circa 10-20 minuti e richiede una semplice collaborazione da parte del paziente.
Il paziente viene fatto accomodare in una cabina insonorizzata e – attraverso delle cuffie – gli vengono inviati una serie di segnali sonori a diverse frequenze e intensità, prima in un orecchio e poi nell’altro.
Il paziente collabora con l’audiometrista facendo un cenno con la mano oppure premendo un pulsante ogni volta che sente un suono nella cuffia.
Per ogni livello di frequenza (dai toni più gravi ai toni più acuti) l’audiometrista registra la “soglia uditiva”, ovvero l’intensità minima sotto la quale il suono non viene più avvertito dall’utente esaminato.
L’esito dell’esame è l’audiogramma: un grafico che descrive la capacità uditiva del paziente per ogni livello di frequenza. Questo grafico è molto importante per stabilire la tipologia di perdita dell’udito e determinare le possibili cause.
Ad esempio nel caso di ipoacusia dovuta all’età sono soprattutto le frequenze più alte (cioè i suoni più acuti) ad essere sentiti con più difficoltà.
Audiometria Vocale
L’esame audiometrico vocale è un esame molto simile al test audiometrico tonale.
Anche in questo caso il test richiede la partecipazione attiva del paziente.
Attraverso le cuffie l’audiometrista fa ascoltare al paziente parole e brevi frasi, prima in un orecchio, poi nell’altro. Alla persona esaminata viene quindi chiesto di ripetere le parole e le frasi che sente.
Questo esame, fatto in successione al test audiometrico, aiuta a capire se il disturbo uditivo che il paziente avverte è dovuto ad un calo dell’udito a livello dell’orecchio medio, oppure se vi è anche una difficoltà di comprensione che ha origine più in profondità, a livello neurologico.
Esami approfonditi – necessaria la prescrizione medica
Ci sono certi casi in cui occorre fare esami più approfonditi. In questo caso sarà un medico a prescriverli.
Esame ABR (Potenziali Evocati Uditivi)
L’esame dei Potenziali Evocati Uditivi (o ABR, dalla sigla in inglese) è un test che serve principalmente a due scopi:
- Misurare la capacità uditiva in quei pazienti che non sono in grado di collaborare attivamente in un’audiometria tonale – come bambini, neonati, o alcune forme di disabilità.
- Diagnosticare alcune patologie del nervo VIII. Tra le più comuni il neurinoma dell’acustico (o Schwannoma vestibolare), un tumore benigno del nervo acustico.
L’esame consiste nella misurazione della attivazione nervosa ad una serie di suoni brevi e frequenti inviati all’orecchio tramite delle cuffie.
La misurazione avviene attraverso degli elettrodi collocati sulla fronte e sul cranio.
Il medico specialista effettua la diagnosi studiando la disposizione di alcune curve tipiche misurate dagli elettrodi che descrivono l’attivazione elettrica del nervo in seguito agli stimoli acustici.
Test di Rosenberg
Il test di Rosenberg è utilizzato per la diagnosi di alcune malattie come l’ipoacusia neurosensoriale retrococleare.
L’audiometrista, attraverso delle cuffie, fa ascoltare al paziente alcuni suoni costanti e prolungati. Il paziente dovrà segnalare con un cenno il momento in cui smette di sentire il suono. A quel punto l’audiometrista invierà un altro segnale acustico simile, ma di una frequenza più alta. Ugualmente il paziente dovrà avvertire quando cessa di sentire il suono. Questo processo viene ripetuto per una durata di circa 60 secondi.
A seconda della velocità con cui l’orecchio del paziente si abitua ai suoni (e quindi cessa di avvertirli), il medico specialista effettua la diagnosi.
Esame impedenzometrico
L’esame impedenzometrico è un test che misura l’impedenza dovuta alle diverse componenti dell’orecchio.
L’impedenza è la misura della difficoltà che un suono ha ad attraversare le diverse strutture dell’orecchio fino a essere percepito dal nervo acustico.
L’esame si compone di due parti:
- Il timpanogramma, che misura la mobilità del timpano a diversi livelli di pressione esercitata nell’orecchio
- Lo studio del riflesso stapediale, cioè una attivazione involontaria del muscolo stapedio: in caso di reazione limitata o assente il medico specialista potrebbe ipotizzare una diagnosi di otosclerosi.