Labirintite: cos’è
La labirintite rappresenta l’infiammazione di una porzione dell’orecchio interno nota come labirinto auricolare, area dotata di strutture anatomiche deputate al mantenimento dell’equilibrio e all’ascolto di suoni. Le cause della labirintite non sono ancora completamente note, ma nella maggior parte dei casi sono ascrivibili ad infezioni di origine virale o batterica. Lo sviluppo della labirintite determina delle problematiche, talvolta invalidanti, che precludono l’equilibrio.
Le cause della labirintite
La labirintite altro non è che un’infiammazione del labirinto, il quale è una struttura dell’orecchio interno responsabile del mantenimento della postura e del senso dell’equilibrio
La labirintite si sviluppa molto spesso in seguito ad un’otite o ad una forte influenza a causa della quale l’infiammazione delle basse e/o delle alte vie respiratorie si propaga fino al raggiungimento dell’apparato auricolare.
I batteri maggiormente responsabili sono lo Streptococco pneumoniae, la Neisseria meningitidis, l’Haemophilus influenzae e la Moraxella catarrhalis. Per quanto concerne i virus, il più rappresentativo è quello dell’influenza.
Lo sviluppo della labirintite può essere secondario a forti stress, traumi cranici, reazioni allergiche e determina delle problematiche, talvolta invalidanti, che precludono l’equilibrio e, nelle forme più gravi, una riduzione della percezione uditiva.
La labirintite può verificarsi anche in relazione ad allergie, traumi cranici, colesteatoma o sindrome di Ménière.
Anche il fumo e l’abuso di alcolici e bevande ricche di caffeina rientrano fra i fattori di rischio. L’infiammazione si può manifestare con un singolo episodio acuto o può risolversi nel giro di qualche settimana; quest’ultima forma, detta cronica, tende a palesarsi con sintomi più lievi rispetto a quella acuta, per quanto persistano i sintomi classici quali vertigini, vomito e nausea.
Sintomi labirintite
La labirintite esordisce, in genere, con una sintomatologia acuta e violenta. Il non corretto funzionamento del sistema vestibolare determina disturbi dell’equilibrio e vertigini con mal di testa, nausea e vomito.
Le vertigini possono manifestarsi in modo continuo o presentarsi in seguito a bruschi cambiamenti di posizione o movimenti della testa. In caso di labirintite, inoltre, possono comparire ronzii alle orecchie (acufeni), sensazione di forte pressione e dolore all’interno delle orecchie (soprattutto in caso di un’infezione in atto), nistagmo, pallore e diminuzione della capacità uditiva di grado variabile. Altri sintomi associati sono: stordimento, ansia, febbre e malessere generale.
Diagnosi di labirintite
La diagnosi medica di labirintite è formulata dal medico specialista in otorinolaringoiatria e può essere supportata da esami strumentali quali TAC e risonanza magnetica per la valutazione delle condizioni dell’orecchio interno.
Un esame molto importante da svolgere è l’esame audiometrico perchè in base al tipo di curva audiometrica che troviamo possiamo avere la conferma del tipo di labirintite da cui siamo colpiti.
Altro esame fondamentale è la visita vestibolare dove una serie di manovre del capo e del corpo eseguite dall’otorino e dall’audiometrista permettono di capire esattamente quale parte del labirinto è compromesso.
Sintomi Labirintite
La sintomatologia della labirintite ha un esordio piuttosto variabile da persona a persona, per quanto tenda a manifestarsi con maggiore frequenza attraverso episodi acuti e violenti.
I pazienti colpiti possono presentare:
- vertigini
- disturbi dell’equilibrio
- nausea
- vomito
- acufeni (ronzii)
- sensazione di pressione e dolore alle orecchie
- ridotta capacità uditiva
- scialorrea
- nistagmo
- ansia
Sintomi come vertigini e dolore possono presentarsi in maniera costante o a seconda della posizione della testa del soggetto e dalla velocità con cui si muove il capo o il corpo.
Come si cura la labirintite
La cura per la labirintite è legata ad una diagnosi accurata e tempestiva. L’infiammazione labirinto può avere una molteplicità di cause; intervenire prontamente è fondamentale per assicurare il benessere del paziente ed evitare complicanze.
Proprio nei casi in cui l’agente scatenante corrisponda ad un virus, l’intervento rapido dei sanitari, associato alla terapia antivirale, può scongiurare l’insorgenza di danni severi all’orecchio interno.
La labirintite sviluppata in seguito ad un’infezione batterica è trattata con terapia antibiotica mentre la sintomatologia classica (nausea, vomito, vertigini e dolore) possono essere controllati attraverso la somministrazione di antiemetici, anticolinergici, FANS o cortisonici.
Il paziente affetto mostra spesso ansia e agitazione a causa del particolare quadro clinico; il trattamento con ansiolitici e modulatori dell’umore è indicato in quanto migliora la qualità di vita, ma non agisce sulle cause scatenanti.
L’approccio terapeutico farmacologico può essere coadiuvato dalla terapia vestibolare, con esercizi che migliorano l’equilibrio e riducono le vertigini.
Che cosa fare se si ha la labirintite
È sempre buona norma indicare ai pazienti dei comportamenti che favoriscano il benessere generale, fra questi rientrano:
- per i soggetti più a rischio, evitare di svolgere attività critiche e guidare durante le crisi
- muovere bruscamente la testa
- evitare luoghi molto luminosi in seguito agli attacchi di labirintite
- restare fermi durante gli attacchi
I rimedi per la labirintite tendono ad agire su due diversi piani: il primo è volto ad attenuare l’infiammazione del labirinto, mentre il secondo agisce sui principali sintomi al fine di ridurne la percezione. In base al tipo di infiammazione, il medico prescriverà antistaminici piuttosto che cortisonici.
Oltre alle terapie farmacologiche, ci sono diversi accorgimenti che puoi prendere per ridurre la labirintite. Concediti molto riposo, evita lo stress, leggi, dormi bene. Trambusto, problemi e stanchezza mettono a dura prova il corpo e ritardano la guarigione.
Anche evitare repentini e improvvisi cambiamenti di posizione è importante per non peggiorare il senso di vertigini, poiché movimenti improvvisi mettono a dura prova l’organo dell’equilibrio, che è già stressato dalla labirintite.
Anche una luce particolarmente abbagliante viene percepita in maniera spiacevole in questa fase, quindi, sentiti libero di indossare gli occhiali da sole anche quando fuori fa freddo, o se possibile ridurre la luminosità dei tuoi dispositivi.
Un copioso consumo di alcol e tabacco non è inoltre benefico per il processo di guarigione. È meglio considerare i tempi di recupero come una pausa in cui è possibile concedersi un po’ di relax badando a non stressarsi eccessivamente.
Quanto dura la labirintite?
La durata della labirintite acuta o labirintite cronica può essere differente. A seconda della gravità dell’infiammazione dell’orecchio interno e della possibilità di curarla con gli antibiotici o altri medicamenti, essa può infatti diminuire entro pochi giorni o settimane.
Prevenire la labirintite
Per prevenire la labirintite, in caso di infezioni influenzali e raffreddamenti, in particolare in presenza di otite media, è necessario fare in modo di decongestionare l’orecchio e di consentire la sua sufficiente ventilazione.
Con la labirintite posso usare le protesi acustiche?
questa è una domanda che sempre più spessa viene fatta ai nostri audioprotesisti Audico, diciamo che non esiste una risposta vera ed una falsa perchè un problema così personale ha bisogno di una risposta dedicata al singolo paziente.
Quello che mi posso sentire di consigliare e che nella fase acuta conviene usare molto meno gli apparecchi acustici anche perchè in questa fase sono molto frequenti le ipoacusie fluttuanti (sordità ballerina) cioè che variano in base agli attacchi di vertigine. Quindi conviene aspettare una fase di stabilizzazione dopo le cure mediche dell’otorino.
Un’altra cosa molto importante ma che pochi audioprotesisti conoscono è quella di evitare nel periodo acuto un’amplificazione delle protesi acustiche troppo forte e quindi consiglio di abbassare un pò il volume delle protesi e se possibile applicare una ventilazione abbastanza ampia per limitare la pressione sul timpano.